Nell’adulto scout c’è il superamento del concetto di Buona Azione, o meglio il suo allargamento dal saper rispondere opportunamente alle occasioni di servizio che si presentano sotto forma delle più diverse necessità o bisogni dell’altro (dolore, sofferenza, ingiustizia, emarginazione, ecc) ad uno stile con il quale si affrontano tutte le dimensioni della vita, una attenzione e sensibilità che mette in gioco tutta la persona nel quotidiano e nelle relazioni con gli altri.
Il Servizio parte da una forte motivazione personale legata alla vita cristiana di cui ne è diretta conseguenza (sequela di Cristo, la carità, la solidarietà, la fratellanza), ed è anche caratterizzazione scout (la strada verso la felicità) nonché dimensione dell’impegno politico di promozione umana (servizio come atto di giustizia e azione per il bene comune) e quindi diventa stile di vita orientato agli altri, gratuito e disinteressato.
La dimensione del servizio personale coinvolge anche la Comunità che rimane il luogo della verifica anche delle opere personali svolte. Infine può essere l’intera Comunità a svolgere un’azione di servizio, volta al bene comune.
Le tante silenziose modeste esperienze realizzate da tante Comunità rappresentano un patrimonio di esperienza e di testimonianza eccezionale. Gli spazi in questo campo sono enormi; accanto a forme consolidate di servizio e di impegno nuovi campi si aprono e richiedono capacità di lettura, intuizione, volontà di intervento, tutti da sperimentare e da verificare.
Il superamento di una visione autosufficiente del servizio, porta le comunità a ricercare ove possibile la collaborazione con altri soggetti qualificati e la collaborazione con le istituzioni.