Programma Internazionale 2016 – 2019

         PROGRAMMA SERVIZIO INTERNAZIONALE triennio 2016 2019

In adesione ed attuazione dell’Indirizzo Programmatico 2016-2019, è stato predisposto il programma, con l’intento di poter interpretare l’avvertita esigenza di rilancio della cooperazione internazionale, valorizzando le esperienze e gli apporti del nostro Movimento, delle altre Organizzazioni scout e non, che sceglieranno di condividere il nostro cammino di fraternità e di amicizia tra i popoli.

 P R O G R A M M A:

                         UN MONDO APERTO COMINCIA DA UNA MENTE APERTA

La consapevolezza delle potenzialità dello Scoutismo come strumento di “cambiamento sociale” nel senso di un uomo che cambia per cambiare la società.

PREMESSA

 1) La visione antropologica: individuare percorsi educativi che incidono sulla formazione dell’adulto.

 L’attuale società è dominata dall’economia e dalla finanza che, di fatto, hanno creato un nuovo colonialismo e nuove schiavitù, favoriti dalla globalizzazione economica e socio-culturale, dalla trasformazione dei valori di riferimento, dal sovrapporsi e intrecciarsi di culture, lingue, religioni e tradizioni diverse.

            Alla complessità delle aspirazioni e dei problemi da affrontare e risolvere, lo scoutismo appare essere la risposta più concreta.

             Infatti, la dimensione della fraternità internazionale, che ha radice nella Legge e Promessa scout, l’apertura, la curiosità, la voglia di conoscere, di incontrare e vivere l’amicizia, il sogno di costruire la pace tra i popoli è più forte di tutte le differenze e, al tempo stesso, trova proprio nel rispetto delle differenze uno dei suoi tratti caratterizzanti.

            In sintesi possiamo affermare che lo scoutismo è un potente alleato di tutti coloro che lavorano per il bene dell’umanità. Ciò che esso propone è una visione di vita che non si arresta al fatto materiale, ma che cerca la responsabilità, il rispetto degli altri, uno stile di vita in armonia con l’ambiente e un metodo per arrivarci.

            Inoltre, lo scoutismo, quale movimento educativo mondiale, unico nel suo genere, appare particolarmente adatto ad aiutarci a superare la sfida dei prossimi decenni.

            2) Ambito metodologico: Approfondire la riflessione sullo scoutismo degli Adulti a partire da:

  • la Promessa che recita con l’aiuto di Dio, siamo pronti ad “aiutare gli altri in ogni circostanza” ed osservare la Legge scout.
  • La legge: gli scout pongono il loro onore nel meritare fiducia” e si rendono utili e aiutano gli altri.

Come Adulti scout siamo chiamati a dare la nostra testimonianza che non è solo parola, ma è soprattutto “incarnazione della parola”; è evento e presenza, è comportamento che tocca i modi di sentire e di capire, di sapere e soprattutto di amare!

  • Il Patto Comunitario, che conferma ed amplia quest’impegno, infatti nell’ambito della mondialità è scritto:

Noi Adulti Scout crediamo nella fraternità di tutti gli uomini in quanto figli di un unico Padre”.

Ribadiamo, pertanto, che la convivenza degli uomini deve basarsi sull’Amore, che per primi ci impegniamo a vivere ed a testimoniare”.

“Educare ed educarsi alla mondialità significa anche costruire la solidarietà fra le generazioni”.

Purtroppo scopriamo ogni giorno, in Italia e in Europa, come la mancanza di visione d’insieme della società, nella politica e nell’economia, ha creato fratture, apparentemente insanabili, che sembrano mettere in discussione e compromettere le basi comuni per uno sviluppo economico solidale e sostenibile, con il rischio di spezzare i legami e le conquiste di libertà perseguite dai padri fondatori della Comunità Europea.

Il MASCI, come gli altri organismi di volontariato, dovrà dare un segnale forte di rinnovamento, riservando particolare attenzione all’ascolto dei giovani e dei loro bisogni, coltivando relazioni e competenze presenti in tutti i movimenti scout dell’Unione Europea e dei Paesi mediterranei. Occorre che s’interfacci sempre più con le istituzioni nelle varie articolazioni e competenze, in Italia ed in Europa, senza mai perdere la propria autonomia e la libertà di idee e di proposte.

3) Ambito relazionale: bisogna affrontare i cambiamenti che stanno avvenendo con competenza, impegno e con l’aiuto di altre realtà associative

 Abbiamo scelto il metodo scout per fare educazione degli adulti. È con tale finalità che il MASCI porta avanti percorsi educativi rivolti a far maturare una cultura sull’accoglienza:
– con i campi di formazione svolti in Sicilia e nel Veneto “Ero straniero e mi avete Accolto”;
– con la nostra Onlus Eccomi, impegnata in progetti con l’Estero;
– con il lavoro con RETINOPERA, coordinamento di 19 associazioni, di cui il MASCI è parte del    direttivo
– a livello nazionale facendo rete con le più grosse associazioni che hanno le stesse sensibilità, in modo particolare con FOCSIV.

Pertanto proponiamo di fare nostri i seguenti orizzonti cui tendere:

  1. Dare senso al proprio agire e proporre il servizio,
  2. Essere capaci di discernere, testimoniare e promuovere nuovi stili di vita,
  3. Testimoniare i valori cristiani e i valori etici contenuti nella Legge Scout,
  4. Promuovere una cultura dell’accoglienza, dell’ascolto e del dialogo.
  5. Imparare a “fare rete” e “gettare ponti”.

 

Breve storia del cammino che abbiamo fatto

2013

Il 3 ottobre: naufragio di Lampedusa nel quale perdono la vita 366 persone, ci ha fatto passare:

“DALL’EMOZIONE ALL’AZIONE”

INFATTI

 il 18-20 ottobre: la 26a assemblea nazionale svoltasi a Bardonecchia approva due mozioni, riguardanti

 rispettivamente, un’iniziativa nazionale di impegno civile ed un’altra sull’accoglienza dei Migranti. (All 1)

2015

8-10 maggio dal verbale dal CN (estratto)

1) Viene proposta da Città-Mondialità (MON-CI) un’iniziativa nazionale, cioè una petizione con raccolta di firme, nello spirito partecipativo della nostra Costituzione, 
per dare seguito alla mozione approvata a Bardonecchia sull’accoglienza dei Migranti.
2) Il gruppo, inoltre, propone di presentare al prossimo MED una mozione sulla questione dei flussi migratori, “le carrette del mare”, in sostanza la dignità dei migranti.
3) Viene proposta la costituzione di una pattuglia nazionale sulla cittadinanza responsabile che segua le proposte predette ma anche le altre a livello nazionale.
4) Fare delle proposte formative come isole della competenza sull’argomento.

A questa fase di analisi segue una nostra proposta da condividere nella sua formulazione, alle altre associazioni in rete, in modo particolare a quelle facenti parti del direttivo di Retinopera del quale il Masci è parte.

Viene quindi proposto dalla Presidente di mettere ai voti la predisposizione di un documento da presentare al MED il cui testo viene portato all’approvazione nel Consiglio Nazionale di settembre, e affida la scrittura del testo all’incaricato dell’ISGF e al Segretario Internazionale.

11-13 settembre: Verbale dal CN (estratto)

Relativamente alla Petizione, si riapre una forte discussione. Intanto si ribadisce che occorre dare alla mozione di Bardonecchia anche se il contesto legislativo da allora si è notevolmente modificato come già spiegato. In modo particolare:

  • Viene condivisa l’idea che la petizione serve anche per far riflettere le comunità sull’argomento. Si rimane scettici sullo strumento della petizione.
  • Viene posto anche un problema di coscienza, non si vorrebbe che firmando si mette a posto la coscienza.
  • La petizione è sicuramente una soluzione politica, sicuramente dobbiamo capire come possiamo essere efficaci.
  • La petizione non è fine a se stessa, perché potrebbe interessare anche altre associazioni, e noi ci dobbiamo fare promotori.
  • Dobbiamo assumerci il ruolo di leadership, portando avanti la petizione. Come una sorta di manifesto, che possa far aderire altre associazioni.
  • Ci deve far riflettere non tanto la valenza politica, ma educativa per i nostri Adulti scout.
  • Viene suggerito di inviare la petizione ai consigli regionali. Viene suggerita anche una iniziativa popolare pensando un giorno con una manifestazione di piazza per tutte le comunità.
  • Se aspettiamo che la petizione abbia un effetto concreto sul parlamento allora non ha nessun senso, ma può essere invece uno strumento che mette in moto le comunità che stanno sulla soglia, che non hanno ancora preso iniziative.

Stante la discussione emersa, stante i pareri contrastanti, stante la proposta del gruppo MON.CI. (mondialità e città) si demandava al CE la realizzazione della petizione tenendo conto della discussione fatta, delle sensibilità emerse, delle volontà e dell’orientamento del Consiglio stesso affinché sia messa al voto in modo telematico.

2016

30 gennaio: approvazione al CN della petizione proposta alla firma dei cittadini. (All.3)

PETIZIONE

 I sottoscrittori della presente petizione popolare, richiamandosi ai principi sanciti dalla Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo che:

  1. A) considera il riconoscimento della dignità di tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo;
  2. B) ritiene il disconoscimento e il disprezzo dei diritti umani quale causa di atti di barbarie che offendono la coscienza dell’umanità, e che l’avvento di un mondo in cui gli esseri umani siano liberati dall’oppressione e dal bisogno è la più alta aspirazione dell’uomo;

Convinti, inoltre, che è urgente intervenire per mettere fine all’ormai quotidiana strage di donne, di uomini, e bambini alla disperata ricerca di pace e dignità, si rivolge al Parlamento e al Governo Italiano e al Parlamento Europeo affinché, ciascuno per le proprie competenze, si impegni

  1. ad individuare corridoi umanitari sicuri per consentire il transito ai migranti vittime di guerre, persecuzioni, catastrofi e dittature;
  2. a garantire un’accoglienza degna e rispettosa dei diritti della persona;
  3. ad accelerare le procedure di identificazione e definizione delle richieste di asilo, al fine di ridurre al minimo la permanenza nei centri di concentrazione dei migranti;
  4. a far superare, a livello europeo i vincoli del Regolamento di Dublino;
  5. a progettare e realizzare veri percorsi di integrazione.
  6. a realizzare interventi politici/economici nelle nazioni di partenza dei migranti.

 Da febbraio a ottobre è stata posta in rete con altre realtà associative cattoliche (Retinopera) ed il Masci ha organizzato eventi di sensibilizzazione sul tema delle rotte dei Migranti e ha promosso la Petizione in tutta Italia. La Petizione viene sostenuta tra gli altri dall’Agesci, dal Copercom e da Focsiv. (All 8)

2 ottobre: conclusione della raccolta delle firme, alla vigilia della Giornata Nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione (3 ottobre), anniversario del tragico naufragio di Lampedusa nel 2013

(All. 9/11).

21 ottobre: convegno Dov’è tuo fratello? presso la Camera dei Deputati – Sala del Mappamondo, e consegna della Petizione e delle firme raccolte (circa 33.000) al Parlamento italiano (All 11)

8 novembre: la Petizione è ufficialmente assegnata alla Commissione Affari Costituzionali della Camera dei deputati.

 5) PROPOSTA DI INTEGRAZIONE DELLA PETIZIONE

Le notizie quotidiane e l’appello di Papa Francesco in occasione della celebrazione della Giornata internazionale sullo status di rifugiato, ci obbliga ad elaborare al più presto un’integrazione della Petizione, per sollecitare l’attuazione di un’adeguata ed effettiva protezione dei minori.

          Nel 2016, i recenti dati, indicano che sono entrati in Italia circa 26000 minori non accompagnati, il doppio rispetto al 2015, più 20000 in Grecia, lo stesso in Inghilterra ed in Germania, si valuta che ormai il 50% dei rifugiati sono minori non accompagnati.

           Se si aggiunge che un’altissima percentuale dei minori entrati risultano scomparsi (solo in Italia oltre 5500 nel 2016), per non parlare poi dei minori vittime della tratta di essere umani e di quelli nati in Italia o in altri Paesi dell’Europa da genitori non in regola con il permesso di soggiorno, che non vengono dichiarati allo stato civile per timore dell’espulsione a seguito di identificazione dei genitori, appare evidente che l’azione di sensibilizzazione avviata dovrà essere ampliata. Ciò potrà essere fatto in armonia ed in attuazione di precisi obblighi internazionali, assunti dagli Stati con la ratifica della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia del 1989 e con la sottoscrizione degli Obiettivi generali ed operativi predisposti dall’Unione Europea, alla cui elaborazione l’Italia ha dato un grande contributo.

          Al riguardo si ritiene di dover accelerare la messa in campo delle possibili iniziative, tenuto conto anche delle contemporanee iniziative politiche e del privato sociale che sono preannunciate per fronteggiare tale speciale emergenza. Si ipotizza di presentare la bozza di integrazione della Petizione nel prossimo CN di maggio, rilanciando ovviamente la sensibilizzazione nelle diverse regioni che vorranno aderire.

6) PROSEGUIAMO CON L’EUROPA

Consapevole del suo patrimonio spirituale e morale, l’Unione si fonda sui valori indivisibili e universali di dignità umana, di libertà, di uguaglianza e di solidarietà.  L’Unione si basa sui principi di democrazia e dello stato di diritto. Essa pone efficacemente la persona al centro della sua azione, con l’istituzione della cittadinanza dell’Unione e creando uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia.

L’Unione contribuisce al mantenimento e allo sviluppo di questi valori comuni, nel rispetto della diversità delle culture e delle tradizioni dei popoli europei, dell’identità nazionale degli Stati membri e dell’ordinamento dei loro pubblici poteri a livello nazionale, regionale e locale; essa cerca di promuovere uno sviluppo equilibrato e sostenibile e assicura la libera circolazione delle persone, dei beni, dei servizi e dei capitali. (dalla carta dei diritti fondamentali dell’UE)

Occorre fare nostra la prospettiva politica di portare a compimento la marcia dei diritti, e di abolire, a cominciare dall’Europa, l’ultima discriminazione che ancora divide gli esseri umani tra uomini e no: la discriminazione della cittadinanza. Deve finire il tempo in cui i diritti, anche i più «fondamentali» diritti umani, sono diritti del cittadino dell’Unione; gli altri, gli stranieri, gli extracomunitari, i profughi, i migranti, “gli scarti” ne sono esclusi. Come già avevano intuito i giuristi dopo la “scoperta” dell’America, il diritto di migrare, il diritto di stabilirsi in qualsiasi terra, dovunque si sia nati, è un diritto umano universale.

Allora, la rivoluzione cominciata da papa Francesco, allorché è andato a gettare una corona di fiori nel mare di Lampedusa, dovrebbe continuare e giungere fino alla caduta di tutte le frontiere, all’apertura di tutti i confini.

 Certo, andrebbe potenziata l’economia per mantenere i livelli di vita già raggiunti dai residenti e permettere ai sopraggiunti di trovare spazio e vita; in tal modo la politica dovrebbe assumere veramente il compito di far crescere tutta la società; la ricchezza non dovrebbe essere di pochi, ma di tutti, oggi 7 persone al mondo possiedono la ricchezza di metà del pianeta.

Sarebbe davvero un’altra società, e un altro mondo, se tutti potessero muoversi da un Paese all’altro, viaggiando non sui barconi della morte e delle mafie, ma su treni, navi e aerei di linea, altrimenti, come dice papa Francesco, “la misericordia la togliamo dal mondo e la lasciamo tra i fumi degli incensi”.

7) PROPOSTE OPERATIVE

 PRIMA FASE: coinvolgere le Associazioni scout degli altri paesi europei favorendo lo scambio d’ idee, posizioni ed esperienze in materia.

    Si tratta di un’iniziativa particolare che va gestita con molta attenzione, ma occorre coinvolgere l’ISGF. Si pensa di parlare con la presidente Mida, in marzo, nel corso del comitato mondiale, che si svolgerà a Bruxelles, per vedere se e come coinvolgere innanzitutto i paesi europei.

    L’iniziativa è del Masci, che potrà andare avanti da solo, ma è indubbio che un coinvolgimento dell’ISGF avrebbe un “peso” diverso, molto significativo e importante.

 Il MASCI, infatti, ha aderito fin dalla sua fondazione all’ISGF (1953-1954), il nostro organismo internazionale di riferimento, che ha quale scopo principale quello di:

rispettare la vita ed i diritti umani; contribuire alla comprensione tra i popoli, soprattutto mediante rapporti di amicizia, tolleranza e rispetto per gli altri; lavorare per la giustizia e la pace al fine di costruire un mondo migliore”.

Si ipotizza di concludere la prima fase entro il 2017.

 SECONDA FASE: la petizione va presentata al Parlamento europeo e, quindi, la raccolta delle firme va proseguita soltanto nei paesi membri:

  1. a) I paesi membri sono 28, ma solo 25 sono anche nello ISGF: tre paesi (Croazia, Bulgaria e Malta) sono membri UE ma non hanno organizzazioni di scout adulti riconosciute dallo ISGF;
  2. b) vi sono alcuni paesi europei, presenti nello ISGF (Regione Europa), ma che non fanno parte della UE;

c)per prima cosa, va preparata una lettera di presentazione della mozione in inglese e francese da sottoporre al comitato mondiale;

d)allorché il comitato mondiale avrà dato l’autorizzazione, la lettera e l’iniziativa va presentata anche alla Regione Europa e alle tre sub-regioni;

  1. e) a questo punto occorre contattare i singoli stati (i 25 di cui sopra) con le istruzioni per la raccolta delle firme. Prepariamoci all’eventualità che alcuni di questi non vorranno aderire o essere coinvolti.
  2. f) Tutto dovrebbe essere presentato entro ottobre 2017, quando il progetto verrà presentato anche alla conferenza mondiale.

Si ipotizza di concludere questa seconda fase entro il 2018 con la collaborazione di Organizzazioni con nota esperienza in ambito europeo (es. Sant’Egidio ed altre) e di parlamentari europei già sensibili a tali tematiche da contattare non appena ricevuto il benestare del Consiglio Nazionale.

Ecco i paesi interessati e raccolti in membri UE e ISGF, UE senza ISGF, ISGF (regione Europa) senza UE.

UE + ISGF UE no ISGF ISGF no UE
Francia Croazia Azerbaijan
Austria Bulgaria Islanda
Estonia Malta Israele
Cipro   Liechtenstein
Belgio   Norvegia
Danimarca   Svizzera
Finlandia   Turchia
Germania    
Gran Bretagna    
Grecia    
Irlanda    
Italia    
Lettonia    
Lituania    
Lussemburgo    
Olanda    
Polonia    
Portogallo    
Repubblica Ceca    
Romania    
Slovacchia    
Slovenia    
Spagna    
Svezia    
Ungheria    

 

TERZA FASE: Le nostre coscienze di scout e di cittadini sono chiamate ad impegnarsi e a proporre una diversa politica di accoglienza e di integrazione, per risolvere o almeno per limitare, la più grossa violenza del nostro secolo verso popoli che scappano da fame guerre, carestie e corruzione.

Risvegliamo le coscienze dei popoli europei che, chiusi nel loro egoismo, alzano muri, pensando di bloccare un fenomeno che non è arginabile; creando confini che provocano solo altri conflitti, ed ingigantiscono il fenomeno. La storia ci insegna che non siamo mai tornati indietro, ma siamo sempre andati avanti.

Per la terza fase che implica il coinvolgimento di tutti e tre gli ambiti degli indirizzi programmatici e per cui necessita l’appoggio del CE dovrebbe terminare nel 2019.

 8) Altri punti del programma:

  • EVENTI INTERNAZIONALI PROGRAMMATI

Gli eventi ai quali il Masci è chiamato a partecipare sono tre:

– la conferenza mondiale (2017 – Indonesia)

– il MED, compreso l’incontro dei paesi della sub-regione Europa (2018 – Grecia)

– la conferenza europea (2019 – Germania).

   In questi eventi è importante farsi conoscere e divulgare i progetti realizzati, nei tre ambiti degli indirizzi programmatici, utilizzando anche i power-point proiettati durante le conferenze, per cui si chiederà la collaborazione del CE.

  • LA CONFERENZA MONDIALE A BALI

           Sarà l’occasione per sostenere il nostro candidato al prossimo Comitato mondiale.

Sarà importante coordinarsi con i delegati europei per eleggere un gruppo che rappresenti adeguatamente l’Europa (attualmente sono in carica Mathius dell’Uganda, Runar della Norvegia e Wahid della Tunisia e 4 sono da eleggere per 6 anni ed uno per 3).

            I 4 delegati del Masci dovranno essere pronti per giocare il ruolo importante che, riteniamo, sono in grado di svolgere, portando il loro contributo al programma e al piano d’azione.

Questa attività terminerà con ottobre 2017

  • PAGINA INTERNAZIONALE SU STRADE APERTE ONLINE

            Appare utile ed importante allargare la partecipazione del Movimento e, quindi, dare la possibilità di proposte A TUTTI GLI ADULTI SCOUT, utilizzando gli strumenti di comunicazione in modo appropriato con l’obiettivo di una crescita interpersonale, con la collaborazione del CN, CE e comunità.

             Le notizie che riguardano l’ambito internazionale potrebbero avere cadenza mensile (anche ripetitive, come ad esempio le news che riguardano Bali).

Per tutto il triennio

  • NOTIZIARIO ISGF

         La newsletter è un’importante occasione per far diffondere le informazioni e fare conoscere a tutti le attività e i progetti del Masci, in tutte le sue articolazioni.  Infatti le regioni e le comunità, ogni mese, realizzano eventi e servizi molto significativi; essi potrebbero essere inviati periodicamente dal Servizio internazionale.

La pubblicazione avrebbe luogo per tutto il triennio, con la collaborazione delle regioni e delle Comunità.

  • INIZIATIVE INTEGRATE CON ALTRI ORGANISMI ED ISTITUZIONI PER PROMUOVERE COLLABORAZIONE ED AMICIZIA TRA COMUNITA’ SCOUT DI DIVERSI PAESI

            Si sottolinea ancora l’importanza e l’utilità di promuovere iniziative di servizio di Comunità MASCI, interagendo con le realtà locali, sia in ambito europeo che mondiale, favorendo così lo scambio di esperienze fra comunità anche di diversi continenti.

            Le Comunità potrebbero inoltre promuovere o concorre alla realizzazione di iniziative educative, coinvolgendo Università italiane e straniere, specie quelle dei Paesi dell’Area Mediterranea, su tematiche o ricerche specifiche; potrebbero essere partecipi con altre associazioni non profit dei progetti di gemellaggio promossi da singoli Comuni o dall’ANCI; molte altre proposte possono emergere, grazie anche al concorso d’idee delle Comunità.

            Per tutto il triennio con la collaborazione di tutte le regioni e le comunità.

Anna Maria Volpe Prignano

S.I. MASCI

       Per scaricare il power point della presentazione del programma clicca qui

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