“PAROLE DI PACE”

Parole di pace. Non parole retoriche, ma parole quotidiane, recuperate da
lettere, ricordi, racconti orali di genitori, nonni, familiari.
Per noi oggi quello sulla pace è un discorso nobile e necessario, pensando alle sofferenze degli altri.
Per le generazioni del ‘900 la pace è stata il bisogno di ogni giorno, in una storia attraversata da due guerre mondiali, fame, epidemie, ogni forma di violenza nazionale, razziale e politica, esodi e diaspore.
Chi vi parlerà, non saranno attori che recitano un copione, ma parenti che
leggono testi ritrovati, che parlano dei loro cari ed amici. Può darsi che la
loro voce si incrini, perché questa è vita, non spettacolo.
Le lingue saranno diverse, quelle parlate in una regione di confine: italiano, friulano, sloveno. Sarà una mescolanza di voci e di punti di vista, perché la frontiera non è una barriera, ma una terra di sovrapposizioni e di incroci.
Alle testimonianze abbiamo aggiunti alcuni altri testi, storici e poetici, che
aiutano a contestualizzarle ed allargare lo sguardo, oltre il passato, verso
l’oggi. Perché la pace nostra non è quella di altri e la nostra dipende da quella altrui. Perché la violenza è ovunque e i semi dell’intolleranza, che sempre precede la violenza e la guerra, stanno germogliando rigogliosamente fra di noi. Anche con questo intervento, con parole, musiche e gesti di pace, cerchiamo di combatterli, meglio che possiamo.
Raoul Pupo

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