FRATERNITA’ INTERNAZIONALE ALPE ADRIA SCOUT ‘SUI SENTIERI DELLA GRANDE GUERRA MONTE GRAPPA’
“Avete presente la testa china di un frate francescano mentre è in preghiera?
I capelli radi sulla cima, un anello di capigliatura fitta a mezza costa attorno alle tempie e alla nuca. Mentre la parte più bassa mostra il volto vivo e umano dell’uomo buono e generoso, con le rughe sulla fronte, gli occhi per vedere le bellezze del creato, il naso per gustare i profumi e gli odori della natura, la bocca larga per sorridere e proclamare le lodi a Dio, il mento, più in basso, coperto di barba più o meno lunga e incolta…
Ecco, il massiccio del Grappa è proprio come la testa di un frate francescano: la sommità del monte è brulla e d’estate si copre di pascoli erbosi e fioriti dalle fragranze antiche e selvatiche.
A mezza costa del Grappa si stende un anello boscoso di rubinie (robinie o acacie) e castagni, carpini e roverelle, ornelli e faggi….
Nel fondovalle si allungano le strade come fossero rughe, si snodano le borgate e i paesi della nostra gente, con i rumori delle attività economiche, i profumi delle cucine, le voci delle donne, gli occhi dei bambini.
Infine le colline che chiudono le vallate sono rivestite di arbusti incolti…
Ognuna di queste parti del massiccio del Grappa ha una stagione in cui rinasce a vita nuova: d’inverno sono i paesi del fondovalle a darci il loro volto migliore (una volta nei filò delle stalle, oggi nelle case, nelle chiese, nelle piazze, nei locali pubblici…).
In primavera, la campagna di pianura si riveste di erbe e gli alberi di fiori, e viene sfalciata, bruscata, incalmata, coltivata, irrigata…
D’estate le cime dei monti vengono cargate (caricate) di mandrie e greggi che pascolano beate le erbe e i fiori, danno buona latte (in dialetto latte è femminile) con la quale i malgàri (coloro che si occupano del bestiame nei pascoli) fanno morlacco (tipico formaggio locale), butìro (burro) e puìna (ricotta)… Mentre maturano sui clivi e sui colli rigati di vigneti, i grappoli d’uva.
D’autunno, infine, il bosco delle fratte e delle coste esplode in una tavolozza di colori: giallo, verde, marrone, ocra, terra bruciata, rosso… Vengono dai boschi, in questa stagione, i funghi, le foglie, le castagne…”
Questa simpatica ma ricca descrizione del M.te Grappa è di Giancarlo Cunial, professore e scrittore locale. Il 15 settembre 2021 il Monte Grappa è stato anche proclamato ufficialmente Riserva della Biosfera MAB (Man and the Biosphere) UNESCO: è la 20° riserva della Biosfera italiana. E non trascurabile ovviamente è la parte storica del Monte Grappa, teatro delle battaglie della Prima Guerra Mondiale. Con queste motivazioni la Fraternità Alpe Adria Scout propone un campo/route su questo massiccio per continuare quell’itinerario iniziato, “sui sentieri della Grande Guerra”, dal Monte Novegno al Monte Pasubio, all’Altopiano di Asiago, e proseguito poi in terra slovena con la Route della Pace tra Tolmino e Caporetto: in pratica tutti i confini a nord che furono tragico teatro di aspri combattimenti nel corso della prima Guerra Mondiale. Il Monte Grappa è un museo a cielo aperto, con i suoi punti nevralgici dal Sacrario di Cima Grappa, che costudisce i resti mortali 12.615 caduti italiani, di cui 10.332 ignoti, e di 10.295 caduti austoungarici, di cui 10.000 ignoti., alle trincee, alle gallerie, che ne hanno modificato la morfologia.
Un unico territorio che coinvolge ben tre province: Treviso, Belluno e Vicenza. Un territorio che vede ancora oggi la presenza dell’uomo con i suoi malgari che producono formaggi autoctoni come il Morlacco ed il Bastardo, con i suoi rifugi che accolgono turisti, visitatori e sportivi. Pochi giorni dedicati sia alla scoperta di un territorio variegato sia appunto alla memoria del primo conflitto mondiale. Daremo del primo conflitto mondiale una chiave di lettura dove il locale si inserisce in un contesto internazionale, per accrescere la consapevolezza della straordinaria portata che ha avuto la Prima Guerra Mondiale nel determinare tutta la storia del novecento fino ad oggi, perché dobbiamo educare alla Pace, quale strumento di crescita e sviluppo di una comunità civile: questo infatti sarà l’inizio del campo con la visita guidata al MeVe, il Memoriale Veneto della Grande Guerra a Montebelluna. Uno spazio interattivo che propone un nuovo modo di guardare alla guerra in relazione all’ambiente, ai paesaggi, agli apparati e agli uomini che ne sono stati protagonisti con l’obiettivo di interpretare il nostro presente, sensibilizzando sul valore della Pace e integrazione tra i popoli. In quasi 20 anni di storia di Alpe Adria Scout, fedeli al 4° punto della Legge Scout, sulle tracce del Patriarcato di Aquileia, ci siamo impegnati e ci stiamo impegnando nel cancellare confini, nell’abbattere muri, nel costruire ponti, per realizzare una Fraternità sempre più ampia e solida tra i popoli confinanti di Italia Austria Slovenia e Croazia.
Il campo/route si svolgerà da giovedì pomeriggio 30 giugno alla domenica 3 luglio 2022, per informazioni e/o preiscrizioni telefonare o scrivere a:
Annamaria Saccardo cell. 327 6925012 e-mail annamariasaccardo@hotmail.com
Andrea Tappa cell. 348 6559687 e-mail tappandrea@gmail.com
A tutti gli interessati verrà poi inviato il programma dettagliato con la quota di partecipazione.