Don Giovanni Barbareschi – L’ultima Aquila Randagia ci ha lasciato il 04 di Ottobre

“Al cader della giornata, noi leviamo i cuori a Te – Tu l’avevi a noi donata, bene spesa fu per Te ,Te nel bosco e nel ruscello, Te nel monte e Te nel pian – Te nel cuore del fratello, Te nel mio cercai d’amar. I tuoi cieli sembran prati, e le stelle tanti fior – son bivacchi dei beati, stretti in cerchio al lor Signor. Quante stelle, quante stelle, dimmi Tu la mia qual è? – Non ambisco alla più bella, basta sia vicino a Te.”

Carissimi, da Giorgio Frigerio, Segretario Regionale della Lombardia, apprendiamo della dipartita di Don Giovanni Barbareschi, “uno scout diventato prete”, come egli stesso amava definirsi. La storia di un sacerdote che ha rischiato la sua vita per la nostra libertà durante gli anni durissimi della resistenza; di un uomo celebrato come un eroe “Giusto tra le Nazioni” e medaglia d’argento della resistenza.

E’ stato una delle ultime Aquile Randagie a pronunciare la promessa nelle mani di “Kelly”, Giulio Uccellini, il 27 dicembre 1943. Con le Aquile Randagie, primo fra tutti don Andrea Ghetti – “Baden”- è stato co-fondatore dell’OSCAR, che aveva come scopo salvare ebrei, persone ricercate, renitenti alla leva, militari alleati in fuga.

 Poco meno di un anno fa gli è stata posta la domanda: “Sono passati tanti anni da allora e lei è uno dei tanti eroi che ha contribuito a liberare l’Italia dal fascismo e dal nazismo. Che paese sognavate? Siamo sulla strada giusta?”  Don Giovanni rispose: Certo il paese che sognavamo non lo pensavamo così. In questa luce mi chiedo: ci siamo liberati o abbiamo abbattuto un faraone e abbiamo assistito alla comparsa di altri faraoni? Il fascismo è un modo di vivere sempre in agguato, nel quale ci si arrende per amore di quieto vivere o di carriera; il fascismo è una mentalità. A liberarci non sono gli altri, non sono le strutture o le ideologie. Come abbiamo scritto nel “Il Ribelle” : “Non ci sono liberatori, ma solo uomini che si liberano”.

Era l’ultima Aquila Randagia ancora in vita, la cui preziosa testimonianza è stata importate anche per girare il recente film sulle AQUILE RANDAGIE che uscirà nelle Sale a Gennaio 2019 che meglio ci aiuterà a fare memoria di questo tremendo periodo della nostra storia …

Caro Don Giovanni noi veramente crediamo che tu sia in una stella VICINISSIMA a LUI e saprai guardare, guidarci nelle nostre scelte, aiutarci nell’essere – uomini e donne, ragazzi e ragazzi – che sanno continuare  i tanti  processi “di liberazione” .

BUONA STRADA VERSO IL CIELO.   

Sonia

 

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